Auguri di Buone Feste.

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A tutti gli amici e simpatizzanti dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore, che in questi mesi hanno partecipato ai nostri corsi e/o alle varie rassegne svolte nel territorio delle Dolomiti Bellunesi, porgiamo i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Stiamo già lavorando al calendario delle attività per il 2024. Non appena lo avremo definito, sarà nostra premura darvi avviso. 

Rinnoviamo a tutti i nostri Auguri di Buone Feste. 

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A.A.A. Collaboratori cercasi.

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Dopo il grande successo in apertura del nuovo anno di laboratori di teatro, L’Associazione Il Cuore a Teatro apre la ricerca a nuove figure da inserire.

Settori come turismo e ristorazione sono in ginocchio per, tra gli altri motivi, la mancanza di personale, ma anche il mondo del Teatro non è da meno!

La stagione 2022/2023 è partita in impennata per l’Associazione il Cuore a Teatro, che anche quest’anno sta proponendo ad adulti e ragazzi i suoi laboratori serali dove gli allievi possono iniziare il viaggio esperienziale per conoscere meglio se stessi, potenziare e incoraggiare la propria espressività, immaginazione, fantasia.

“Grazie alla prima giornata di open day gratuita abbiamo avuto veramente un'ottima affluenza di curiosi, ex alunni e interessati ai laboratori, anche se le iscrizioni per i ritardatari o indecisi rimangono aperte fino a fine novembre” commenta Roberto Faoro, presidente dell’Associazione Culturale.

“Siamo lieti di riprendere le attività con un seguito numeroso, tuttavia ci troviamo spesso soli. Fino a qualche tempo fa la situazione era gestibile, ma oggi, in particolare a Feltre, dove grazie all’assegnazione da parte del Comune siamo riusciti a stabilirci presso la nuova sede presso le Ex Scuole Luzzo, la voglia di sviluppare nuovi progetti e idee non manca, ecco perchè facciamo questa chiamata a chiunque voglia avvicinarsi alla nostra associazione! Nuovi spazi, grandi, devono essere riempiti!

Il Cuore a Teatro ricerca in particolare figure di segreteria, che affianchino il segretario Annalisa Muscas, e nuovi “conduttori”.

“I conduttori sono coloro che letteralmente conducono la lezione” spiega Faoro. “Non utilizzo il termine maestro perchè mi piace meno per la situazione che si ricrea a teatro: sembra un ruolo arcaico e molto scolastico, mentre noi come insegnanti affianchiamo attivamente lo sviluppo personale e del gruppo”. Prosegue: “Per questi ruoli ricerchiamo giovani e non, poiché non c’è un’età giusta per iniziare con il teatro, purché siano disposti ad un affiancamento per poi passare alla parte di completa autonomia”.

Conclude: “E’ un vero peccato essere da solo in questa avventura: in primis perché il teatro riesce a dare tanto, in secondo luogo perché la nostra associazione sta sviluppando nuovi spettacoli e laboratori per avvicinarsi ad un pubblico sempre più ampio. A breve torneranno, tra gli altri, i corsi di lettura espressiva!”

Tutte le informazioni utili per entrare a far parte del mondo dell’Associazione culturale “Il Cuore a Teatro” sono disponibili al numero 347 3164423 (Roberto Faoro). 

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Liberaci dal Male. 20 luglio 2022. Auditorium Canossiano Feltre

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Il mese di luglio? Si apre con l'annuncio di un imperdibile evento culturale! L'Associazione Teatro del Cuore di Feltre e Belluno presieduta dall'attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro, presenta mercoledì 20 luglio alle ore 21 presso l'Auditorium dell'Istitituto Canossiano di Feltre, Liberaci dal Male. Letture, dialoghi e scene tratte dalle opere di Luigi Meneghello, nel centenario della sua nascita (1922 - 2022). Musiche di scena a cura di Sergio Marchesini e Francesco Ganassin.

Gli attori Giuliana Musso e Mirko Artuso tra letture, monologhi e dialoghi, rievocheranno la prosa promettente del famoso scrittore vicentino, tra risate e malinconie, partite a pallone, iniziazioni amorose, ave marie, penitenze.

Attraverso le parole di Meneghello sarà possibile scoprire l'evoluzione della provincia del nord est, nel pieno della trasformazione avvenuta da civiltà contadina a civiltà sempre più moderna e industrializzata. Protagonisti della scena l'umorismo e la risata, con una leggera punta di tragedia.

Info e prenotazione biglietti presso l'Ufficio Turistico di Feltre - Piazza Vittorio Emanuele II n. 21, telefono: 0439 2540.

Luigi Meneghello. Profeta di un linguaggio nuovo.

Luigi Meneghello nasceva a Malo (VI) il 16 febbraio 1922. Partigiano, accademico, scrittore di romanzi e saggi, traduttore, divulgatore culturale. Ottenuta la maturità classica al Liceo Pigafetta di Vicenza nel 1939, si iscrisse alla facoltà di lettere presso l'Università degli Studi di Padova.

Appena un anno dopo partecipò ai Littorali della Cultura, dove vinse il concorso di dottrina fascista. Dal 1940 al 1942 lavorò intensamente nella redazione del quotidiano di Padova II Veneto. Nel 1943 viene inviato alla Scuola Ufficiali Alpini a Merano, mentre all'inizio del 1944 contribuì alla formazione di un reparto partigiano che si richiamava al Partito d'Azione, vicende poi narrate nel romanzo autobiografico I Piccoli Maestri (1964).

Dopo la liberazione, conseguì la laurea con una tesi dal titolo "Il problema della filosofia e della cultura moderna", con il massimo dei voti e la lode. L'opera che inaugura la sua promettente carriera di scrittore è Libera nos a malo (1963), rappresentazione della vita e della civiltà del suo paese natale. 

A queste due prime opere seguirono Pomo Pero (1974), Fiori italiani (1976), Bau Sète (1988). Da ricordare poi anche gli scritti sul rapporto fra la lingua parlata e scritta, dialetto e lingua letteraria: Jura. Ricerche sulla natura delle forme scritte (1987), Leda e la Schioppa (1988), Maredè, Maredè... Sondaggi nel campo della volgare eloquenza vicentina (1990), Trapianti. Dall'inglese al vicentino (2002).

Nel 2003 Meneghello è stato insignito dall'Università degli Studi di Perugia della Laurea Honoris Causa in Lingue e Culture Straniere.

Luigi Meneghello viene trovato morto nella sua abitazione di Thiene il 26 giugno 2007. A ucciderlo un attacco di cuore. Nella sua carriera è stato il profeta di un linguaggio nuovo, che univa la morbidezza liquida del dialetto vicentino, un italiano colto e persino l'inglese. 

 

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Il viaggio dell'eroe. Stage di 10 ore.

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Il Viaggio dell'Eroe.
Il Viaggio della Vita.
Stage di 10 ore.
Domenica 17 luglio 2022 dalle 9:00 alle 19:00 

Autobiografia, lavoro sull'immaginario personale, scrittura e azione scenica. Per tutti! Per chi vuole fare un viaggio individuale e di gruppo. Un'esperienza intensa, libera, in un clima privo di giudizi.

Il Viaggio dell'Eroe, la struttura fondante del Mito, delle fiabe e delle leggende (Signore degli Anelli, a Star Wars), rispecchia il viaggio della vita di ognuno di noi, con i suoi appelli all'avventura, le soglie da attraversare, le prove cui siamo sottoposti, i pericoli e le difficoltà, i maestri, alleati e antagonisti: fatica e gioia, paure, speranze. L'eroe del mito arricchisce se stesso e la comunità ad esperienza conclusa diversamente dall'eroe della fiaba che arricchisce se stesso.

Un percorso con sequenze di esercizi strettamente collegati, per esplorare - vivere la struttura del mito, sia attraverso la scrittura, sia attraverso la creazione drammatica. Non un lavoro astratto o retorico piuttosto un viaggio individuale ricco di emozioni, pensieri, che porterà ad una maggiore consapevolezza di noi stessi, partecipando a una splendida esperienza collettiva, senza forzature o giudizi in cui la ricchezza consiste in quello che ognuno è coi suoi desideri, sogni, modelli.

Verranno utilizzate diverse forme espressive che richiederanno solo la voglia di fare e nessun'altra competenza particolare.

Adatto assolutamente a tutti. Perchè in realtà la struttura del mito ci appartiene anche se non lo sappiamo. 

E qui mi fermo, perchè descrivere un'esperienza è sempre riduttivo. 

Materiali da portare con sè:

  • abbigliamento nero senza scritte;
  • calzini o scarpette da danza;
  • cartoncini colorati;
  • colla;
  • pennelli;
  • colori;
  • spago;
  • fogli di carta;
  • penne.

Partecipanti: 12. Lavoro in presenza.
Costo workshop: € 100,00 a persona. 
Modalità di pagamento: bonifico bancario (IBAN: IT77O0814061110000030119920 | codice BIC: CCTIT2T38A) da effettuarsi entro e non oltre venerdì 15 luglio 2022Si prega di inviare la contabile del bonifico a mezzo email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

NOTA BENE: La quota d'iscrizione verrà rimborsata nel caso di mancato raggiungimento del numero minimo di 5 partecipanti. 

Luogo di svolgimento: sede Associazione Teatro del Cuore | Piazza Vittorio Emanuele 4/A - 32032 Feltre (BL)

Iscrizioni: entro il giorno venerdì 15 luglio 2022. Si prega di scaricare la scheda iscrizione e inviarla sottoscritta e firmata al seguente indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Posti limitati. 

SCARICA LA SCHEDA D'ISCRIZIONE.

 

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Il Malato Immaginario. 25 giugno 2022

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Una delle commedie più suggestive realizzate da Molière! Il Malato Immaginario è una comèdie - ballet caratterizzata da intermezzi, con balletti tra un atto e l'altro. La pièce venne rappresentata per la prima volta al Palais Royal il 10 febbraio 1673, dalla Troupe Du Roy.

Come per le altre opere composte nel periodo di massima fortuna dall'attore francese, pur rimanendo in parte legata alla tradizione della Commedia dell'Arte, muove oltre il canone presentando alcuni aspetti innovativi quali la presenza di un vero e proprio copione e l'assenza di maschere, in favore di nuovi personaggi dotati di caratteristiche individuali, adattate alla storia che viene di volta in volta portata in scena.

Nel Malato Immaginario Molière racconta le vicissitudini di un ipocondriaco Argante, che si circonda di medici inetti e furbi farmacisti, ben contenti di alimentare le sue ansie per tornaconto personale. Il protagonista è a tal punto prigioniero della sua paura di voler far sposare la figlia Angelica con Diafoirus, così da avere un medico in casa. Peccato però che questa ami un altro uomo: il giovane Cleante. 

Sposato con una donna avida e meschina, Argante è vittima di sè stesso e perfetto burattino di chi gli sta intorno, ma grazie all'intervento della cameriera Antonietta e del fratello Beraldo, ordinerà un inganno in grado finalmente di fargli aprire gli occhi sulla triste realtà della società contemporanea in cui vive.

L'Argante altri non è se non lo stereotipo dell'uomo moderno che, ossessionato dalla paura di invecchiare, ammalarsi e di un'esistenza che sfugge dalle mani, si dimentica di fare l'unica cosa che conta: viverla fino in fondo.

A portare in scena la commedia in tre atti ci penseranno gli allievi adulti giunti al secondo anno di Scuola di Teatro del Cuore, che sabato 25 giugno 2022 alle ore 20:00 presso il Salone della Cultura di Soverzene, daranno vita ad uno spettacolo sapiente, acuto e divertente, sotto l'attenta direzione dell'attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro. 

Gli aspiranti attori in un clima libero di giudizi, hanno compiuto un viaggio alla scoperta dell'arte, della recitazione e della cultura teatrale, esercitandosi a livello corporeo, vocale, respiratorio e gestuale, con lavori di ensemble individuali, a coppie, improvvisazioni corporee e verbali, concentrandosi sulla costruzione del proprio personaggio.

E' davvero bello e gratificante quando teatro e vita quotidiana riescono a dialogare in maniera così aperta, profonda e sincera ritrovandosi l'uno nell'altra, come in un gioco di specchi. Solo ascoltando noi stessi possiamo trovare la forza di andare avanti contro una società che, spesso, ci schiaccia e umilia. 

Il Malato Immaginario è uno spettacolo fortemente corale e, nella misura di un vero e proprio lavoro di gruppo, vuole essere un omaggio al popolo del teatro dopo lunghi mesi di lockdown e Pandemia. 

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Esercizi di stile. Assaggi di teatro per attori affamati.

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Essere il Principe di Danimarca, un demone, la Signora delle Camelie; indossare crinoline, barbe posticce, maschere. Innamorarsi, conquistare regni, incontrare Giulio Cesare. Sul palcoscenico si può fare tutto questo e molto di più, senza limiti di possibilità, se non quelli dettati dalla nostra immaginazione.

E proprio la fantasia e la creatività, individuale e di gruppo, sono indispensabili per mettersi alla prova sulle assi di un palcoscenico, perciò sono anche al centro di questo breve percorso, che si prefigge di far riflettere sugli strumenti indispensabili per capire come interpretare con consapevolezza e divertendosi un "altro da sè".

Proveremo a farlo esplorando i diversi generi teatrali, "assaggiando" i testi, i personaggi, le modalità interpretative proprie di epoche e luoghi anche molto lontani tra loro, per cercare e capire ciò che li separa e ciò che invece li accomuna.

Obiettivi.

  • Apprendere i fondamenti del lavoro dell'attore.
  • Conoscere i diversi generi di teatro e i diversi stili interpretativi ad essi collegati.
  • Lavorare sulla costruzione e la comprensione del personaggio.

Contenuti.

  • Apprendimento dei concetti basilari del lavoro dell'attore.
  • Conoscenza di testi e autori di diverse epoche storiche.
  • Analisi e sperimentazione delle tecniche di lavoro sul personaggio.
  • Studio e messa in scena si personaggi e scene.
  • Ricerca e creazione della caratterizzazione del proprio personaggio.

Durata corso: 12 ore (6 ore ad incontro).

Date di svolgimento: 22 - 23 luglio 2022

Luogo di svolgimento: Feltre (BL) in presenza.

Corso organizzato dall'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno (BL).

Docente: Bruno Lovadina.

 

Diplomato presso l'Accademia Veneta dello Spettacolo nel 1989, inizia a lavorare dapprima come regista, poi come attore e direttore artistico.

Ha condotto oltre 150 laboratori teatrali in Italia e all'estero, tenendo corsi di aggiornamento presso scuole di ogni ordine e grado. Inoltre ha realizzato stage e spettacoli sulla Commedia dell'Arte e sulla maschera presso l'Università di Vilnius (Lituania), Saarbruchen (Germania) Nancy (Francia) Varsavia e Cracovia (Polonia), Lisbona (Portogallo), Bangkok (Thailandia).

In qualità di Presidente dell'Associazione Belteatro di Padova (PD), ha organizzato numerose tournèe in Cina, Grecia, Lituania, Ex Jugoslavia, Romania e Polonia. Nel 2003 ha ideato e portato in scena "Maria de Buenos Aires con Milva", spettacolo che nelle sue 36 repliche è stato visto da oltre 30.000 persone. Nominato Padovano Eccellente nel mese di settembre 2020. 

 

 

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Giovani in prima linea contro il cambiamento climatico.

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La salvaguardia dell'ecosistema terrestre? Una responsabilità di tutti! Ogni Paese ha il dovere di contenere gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, investendo in sostenibilità. Per questo è fondamentale invertire la rotta coinvolgendo le giovani generazioni, affinchè si possa attuare  prima possibile la transizione ambientale e climatica, contribuendo in primis alla netta riduzione delle disuguaglianze, ad un maggiore incremento di energia pulita e accessibile, allo sviluppo di un'economia circolare, all'integrità di tutti gli ecosistemi, tutelando la biodiversità.

Il cambiamento climatico da diversi anni è realtà. Lo è in Italia come nel resto del mondo. Ne vediamo il susseguirsi degli effetti: eventi piovosi e siccitosi estremi, estati molto calde e afose, inverni secchi e più miti, assenza di neve in montagna, grandinate improvvise fuori stagione.

Nonostante la piena consapevolezza del cambiamento climatico e delle sue conseguenze che avrà sul nostro pianeta, se non si prenderanno da subito le dovute contromisure, i suoi effetti continueranno a crescere a macchia d'olio peggiorando nel tempo, sino a creare grossi disagi per la salute delle generazioni attuali e future. Dipende tutto da noi. Se non facciamo niente, sarà un cataclisma.

A mobilitarsi per primi verso il cambiamento, i giovani promettenti attori dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno, che lo scorso mercoledì 8 giugno presso il Salone della Cultura di Soverzene, hanno portato in scena uno spettacolo molto toccante allo scopo di solleticare ed interrogare noi cittadini sull'esigenza concreta di dover al più presto proteggere il nostro Pianeta, domandandoci se siamo pronti a farlo o meno.

Quello tra arte e lotta ai cambiamenti climatici è un connubio che sembra farsi sempre più stretto, dimostrando una sensibilità crescente da parte dei giovani nei confronti delle più importanti e attuali questioni ambientali. Chissà che la loro perspicacia, determinazione e presa di coscienza, possa rivelarsi uno strumento ancora più efficace di quelli tradizionali, per coinvolgere cuore e cervello delle persone in una battaglia che riguarda tutti.

I ragazzi di età compresa fra i dodici e i diciassette anni, che hanno frequentato i laboratori condotti quest'anno dall'attore e regista Roberto Faoro, in un clima libero da giudizi, nel quale è stato possibile sbagliare e ricominciare in libertà, hanno compiuto un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'arte, della recitazione e della cultura teatrale, esercitandosi a livello corporeo, vocale, respiratorio e gestuale, con lavori di ensemble individuali, a coppie, improvvisazioni corporee e verbali concentrandosi sulla costruzione del proprio personaggio.

Pur conservando il tono della commedia, lo spettacolo ha affrontato sotto diversi punti di vista il tema del cambiamento climatico e le disastrose conseguenze che ne produce. Un chiaro invito a rimboccarsi le maniche per la nostra sopravvivenza su questa Terra, per non doverci privare del piacere di essere partecipi e protagonisti ad ogni età del meraviglioso miracolo della natura

 

 

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A proposito del Teatro.

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L'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno in sinergia con Dolomiti Lab S.r.l. Impresa Sociale, ente del terzo settore che ha aperto lo spazio d'innovazione Dolomiti Hub a Fonzaso, hanno organizzato nel mese di aprile 2021 la Rassegna monotematica "A proposito del Teatro". Un'occasione di dialogo e approfondimento sul mondo del teatro e dello spettacolo italiano, attraverso alcune tra le sue personalità più rilevanti.

Ospiti della Rassegna un pluripremiato attore (Tindaro Granata), un regista pluripremiato (Alessandro Serra) e un importante critico teatrale (Claudia Cannella), tutti intervistati dal drammaturgo e regista Roberto Faoro.

Il palinsesto della Rassegna.

16 APRILE 2021 - ORE 21.00
INTERVISTA A TINDARO GRANATA.

Nato a Tindari (ME) nella seconda metà del 900, si diploma all'Istituto per Geometri di Patti e, appena ventenne, si imbarca su Nave Spica in qualità di Meccanico Artigliere. Dopo aver trascorso un anno in mare, nel 1999 si trasferisce nella Capitale con il sogno di iniziare a fare teatro.

Pur non avendo alcuna formazione accademica, il suo percorso inizia nel 2002 con Massimo Ranieri, in occasione della messa in scena dello spettacolo "Pulcinella". Nel 2009 si trasferisce a Milano dove incontra Carmelo Rifici, con il quale inizia una proficua collaborazione in diversi spettacoli come "il Nemico" e "La Testa del Profeta" per il Festival di San Miniato, "Il Gatto con gli Stivali" e "Giulio Cesare" messi in scena al Piccolo Teatro di Milano, "Federa" di Euripide per il Festival del Dramma Antico di Siracusa.

In veste di drammaturgo, regista e attore, esordisce nel 2011 con "Antropolaroid" uno spettacolo sulla storia della sua famiglia, che gli vale la Menzione Speciale al concorso Borsa Teatrale Anna Pancirelli, il Premio ANCIT 2011 conferito dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro come "Miglior Spettacolo d'Innovazione" e, infine, il Premio "Fersen" in qualità di attore creativo.

Guarda l'intervista online. 

23 APRILE 2021 - ORE 21.00
INTERVISTA AD ALESSANDRO SERRA.

Avvicinatosi al mondo del teatro attraverso gli esercizi di trascrizione per la scena delle opere cinematografiche di Ingmar Bergman, si forma come attore a partire dallo studio delle azioni fisiche e dei canti vibratori nel solco della tradizione di Grotowski, per poi arrivare alle leggi oggettive del movimento di scena trascritte da Mejercho Id e Decroux.

Nel 1999 fonda la Compagnia TeatroPersona, con la quale comincia a mettere in scena le proprie opere che scrive e dirige, curandone scene, luci e costumi. Tra il 2006 e il 2011 il suo costante lavoro di ricerca sulla scena come puro fatto metrico, si concretizza in una trilogia del silenzio composta dagli spettacoli Beckett Box, Trattato dei Manichini (Premio ETI Nuove Creatività e Premio di Scrittura di Scena Lia La Pini) e Aure.

Ma il vero successo della sua carriera arriva nel 2007 con lo spettacolo Macbettu, che gli vale il Premio ANCIT 2017 come miglior attore dell'anno. Al Mess Festival di Sarajevo Macbettu trionfa con la Golden Mask Oslobodenje, oltre al Luka Pavlovic Theater Critics e, infine, il Grand Prix Golden Laurel Wreath Award ad Alessandro Serra, come miglior regista.

Guarda l'intervista online.

30 APRILE 2021 - ORE 21.00
INTERVISTA A CLAUDIA CANNELLA.

Attuale presidente di Hystrio - Associazione per la Diffusione della Cultura Teatrale, si laurea in Lettere Moderne all'Università di Pavia, conseguendo il dottorato di ricerca in Storia del Teatro all'Università di Firenze. Giornalista pubblicista dal 1992, è collaboratrice fissa per quanto riguarda il teatro di prosa del Corriere della Sera e del suo inserto ViviMilano.

Sempre in ambito teatrale ha collaborato con Pass Milano, Ridotto, Ricordi Oggi, Il Castel di Elsinore, Drammaturgia, Il Patologo, Teatri della Diversità, oltre che con la Scuola Paolo Grassi, con il Teatro Franco Parenti, con l'Università Statale / Scienza della Musica e dello Spettacolo e con il Comune di Milano, dove è entrata anche a far parte della Commissione di Valutazione del Sistema delle Convenzioni Teatrali.

Moderatrice dal 2017 degli incontri con gli artisti della Biennale Teatro di Venezia, ha fatto e tuttora fa parte della giuria di alcuni premi teatrali come Premio Hystrio, Premio UBU, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT). Dal 2016 riveste anche il ruolo di vice presidente ANCT.

Guarda l'intervista online. 

 

 

 

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