Il Malato Immaginario. 25 giugno 2022

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Una delle commedie più suggestive realizzate da Molière! Il Malato Immaginario è una comèdie - ballet caratterizzata da intermezzi, con balletti tra un atto e l'altro. La pièce venne rappresentata per la prima volta al Palais Royal il 10 febbraio 1673, dalla Troupe Du Roy.

Come per le altre opere composte nel periodo di massima fortuna dall'attore francese, pur rimanendo in parte legata alla tradizione della Commedia dell'Arte, muove oltre il canone presentando alcuni aspetti innovativi quali la presenza di un vero e proprio copione e l'assenza di maschere, in favore di nuovi personaggi dotati di caratteristiche individuali, adattate alla storia che viene di volta in volta portata in scena.

Nel Malato Immaginario Molière racconta le vicissitudini di un ipocondriaco Argante, che si circonda di medici inetti e furbi farmacisti, ben contenti di alimentare le sue ansie per tornaconto personale. Il protagonista è a tal punto prigioniero della sua paura di voler far sposare la figlia Angelica con Diafoirus, così da avere un medico in casa. Peccato però che questa ami un altro uomo: il giovane Cleante. 

Sposato con una donna avida e meschina, Argante è vittima di sè stesso e perfetto burattino di chi gli sta intorno, ma grazie all'intervento della cameriera Antonietta e del fratello Beraldo, ordinerà un inganno in grado finalmente di fargli aprire gli occhi sulla triste realtà della società contemporanea in cui vive.

L'Argante altri non è se non lo stereotipo dell'uomo moderno che, ossessionato dalla paura di invecchiare, ammalarsi e di un'esistenza che sfugge dalle mani, si dimentica di fare l'unica cosa che conta: viverla fino in fondo.

A portare in scena la commedia in tre atti ci penseranno gli allievi adulti giunti al secondo anno di Scuola di Teatro del Cuore, che sabato 25 giugno 2022 alle ore 20:00 presso il Salone della Cultura di Soverzene, daranno vita ad uno spettacolo sapiente, acuto e divertente, sotto l'attenta direzione dell'attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro. 

Gli aspiranti attori in un clima libero di giudizi, hanno compiuto un viaggio alla scoperta dell'arte, della recitazione e della cultura teatrale, esercitandosi a livello corporeo, vocale, respiratorio e gestuale, con lavori di ensemble individuali, a coppie, improvvisazioni corporee e verbali, concentrandosi sulla costruzione del proprio personaggio.

E' davvero bello e gratificante quando teatro e vita quotidiana riescono a dialogare in maniera così aperta, profonda e sincera ritrovandosi l'uno nell'altra, come in un gioco di specchi. Solo ascoltando noi stessi possiamo trovare la forza di andare avanti contro una società che, spesso, ci schiaccia e umilia. 

Il Malato Immaginario è uno spettacolo fortemente corale e, nella misura di un vero e proprio lavoro di gruppo, vuole essere un omaggio al popolo del teatro dopo lunghi mesi di lockdown e Pandemia.