Giovani in prima linea contro il cambiamento climatico.
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La salvaguardia dell'ecosistema terrestre? Una responsabilità di tutti! Ogni Paese ha il dovere di contenere gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, investendo in sostenibilità. Per questo è fondamentale invertire la rotta coinvolgendo le giovani generazioni, affinchè si possa attuare prima possibile la transizione ambientale e climatica, contribuendo in primis alla netta riduzione delle disuguaglianze, ad un maggiore incremento di energia pulita e accessibile, allo sviluppo di un'economia circolare, all'integrità di tutti gli ecosistemi, tutelando la biodiversità.
Il cambiamento climatico da diversi anni è realtà. Lo è in Italia come nel resto del mondo. Ne vediamo il susseguirsi degli effetti: eventi piovosi e siccitosi estremi, estati molto calde e afose, inverni secchi e più miti, assenza di neve in montagna, grandinate improvvise fuori stagione.
Nonostante la piena consapevolezza del cambiamento climatico e delle sue conseguenze che avrà sul nostro pianeta, se non si prenderanno da subito le dovute contromisure, i suoi effetti continueranno a crescere a macchia d'olio peggiorando nel tempo, sino a creare grossi disagi per la salute delle generazioni attuali e future. Dipende tutto da noi. Se non facciamo niente, sarà un cataclisma.
A mobilitarsi per primi verso il cambiamento, i giovani promettenti attori dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno, che lo scorso mercoledì 8 giugno presso il Salone della Cultura di Soverzene, hanno portato in scena uno spettacolo molto toccante allo scopo di solleticare ed interrogare noi cittadini sull'esigenza concreta di dover al più presto proteggere il nostro Pianeta, domandandoci se siamo pronti a farlo o meno.
Quello tra arte e lotta ai cambiamenti climatici è un connubio che sembra farsi sempre più stretto, dimostrando una sensibilità crescente da parte dei giovani nei confronti delle più importanti e attuali questioni ambientali. Chissà che la loro perspicacia, determinazione e presa di coscienza, possa rivelarsi uno strumento ancora più efficace di quelli tradizionali, per coinvolgere cuore e cervello delle persone in una battaglia che riguarda tutti.
I ragazzi di età compresa fra i dodici e i diciassette anni, che hanno frequentato i laboratori condotti quest'anno dall'attore e regista Roberto Faoro, in un clima libero da giudizi, nel quale è stato possibile sbagliare e ricominciare in libertà, hanno compiuto un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'arte, della recitazione e della cultura teatrale, esercitandosi a livello corporeo, vocale, respiratorio e gestuale, con lavori di ensemble individuali, a coppie, improvvisazioni corporee e verbali concentrandosi sulla costruzione del proprio personaggio.
Pur conservando il tono della commedia, lo spettacolo ha affrontato sotto diversi punti di vista il tema del cambiamento climatico e le disastrose conseguenze che ne produce. Un chiaro invito a rimboccarsi le maniche per la nostra sopravvivenza su questa Terra, per non doverci privare del piacere di essere partecipi e protagonisti ad ogni età del meraviglioso miracolo della natura.