Presentazione Corsi di Teatro e Lettura Espressiva Anno 2021/2022.

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Vuoi avvicinarti al mondo del teatro divertendoti? Con l'arrivo della stagione autunnale riprendono i laboratori di teatro per giovani (11 - 18 anni) e adulti organizzati dall'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno condotti dall' attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro. Inoltre prenderà il via anche un corso di lettura espressiva online rivolto a persone di qualsiasi età che per ragioni personali, artistiche o professionali, necessitano di esprimersi con una corretta dizione e pronuncia della lingua italiana, per evitare di imbattersi nel peggior nemico della comunicazione: la MONOTONIA.

ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO DEL CUORE | IMPARARE DIVERTENDOSI.

Imparare divertendosi! Esperienza, professionalità e passione per il mondo del teatro sono stati gli elementi fondanti per la nascita dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore, operativa nella città di Feltre dal 2007, ma con una storia di successi alle spalle che inizia nel 1995. Da oltre vent'anni promuove e diffonde la cultura teatrale nel territorio della Provincia di Belluno e non solo, organizzando corsi di formazione all'arte del teatro per adulti e ragazzi, di lettura espressiva, dizione, danza e scrittura creativa, avvalendosi della preziosa collaborazione di professionisti che credono ancora che l'atto creativo liberi lo spirito, allarghi gli orizzonti della mente e, quindi, faccia bene al cuore. Anima e promotore del sodalizio l'attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro che, nella sua carriera, ha collezionato numerosi attestati di stima professionale: il Professor Puppa, uno dei più importanti critici teatrali italiani, dice di lui: "un attore mai volgare, che unisce l'inquietudine della ricerca alla profonda conoscenza delle proprie radici antropologiche".
Inoltre il testo Annegati di Terra. La Storia dei Fratelli Bisaglia, ha ricevuto la menzione al Premio Internazionale Salvatore Quasimodo nel 2019. 

CORSI IN PARTENZA ANNO 2021/2022.

CORSO DI TEATRO PER ADULTI A FELTRE E BELLUNO.

"Date ad un uomo una maschera e vi dirà la verità". Oscar Wilde. 

Un luogo in cui sbagliare e ricominciare, privo di giudizi, in cui riprendersi o potenziare delle parti di sè.
Fantasia, immaginazione, uso del corpo e della voce con esercizi dedicati tratti dai grandi Maestri della pedagogia teatrale.
E poi costruzione del personaggio, improvvisazione e molto altro.
Un incontro alla settimana di 2 ore e trenta. 

Numero massimo di partecipanti: 15
Luogo di svolgimento: Feltre e Belluno.
Docente: Roberto Faoro.  
Calendario Lezioni: Corso da ottobre a giugno, con saggio finale. 1 lezione a settimana della durata di 2 ore per minori, 2 ore e 30 minuti per adulti.
Costo: € 75/mese per adulti | € 65/mese per i minori. 

CORSO DI TEATRO PER RAGAZZI (11 - 18 ANNI) A FELTRE E BELLUNO.

"L'arte, ragazzi miei, sta nell'essere se stessi fino in fondo". Paul Verlaine. 

Un luogo libero da giudizi, l'occasione per conoscere meglio se stessi, smussare un po' la timidezza, accrescere l'autostima, incoraggiare la relazione con l'altro e con il mondo.
Tutti assieme in un viaggio di gruppo meraviglioso nel rispetto di ciascuno.

Numero massimo di partecipanti: 15
Luogo di svolgimento: Feltre e Belluno.
Docente: Roberto Faoro. 
Calendario Lezioni: Corsi da ottobre a giugno. 1 lezione a settimana della durata di 2 ore.
Costo: € 65/mese. 

CORSO DI LETTURA ESPRESSIVA ONLINE. 

"Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo fino a quando non comincia a splendere". E. Dickinson. 

Il corso fornisce nozioni e conoscenze di base per imparare a leggere un testo in modo efficace e coinvolgente. Partendo da letture a ruota libera si cercherà un approccio al testo non solo razionale, ma anche indagando suoni, immagini e altro, con esercizi per la voce e lo studio dei suoi elementi espressivi quali il tono, il tempo, il ritmo, il volume, il colore, le pause, la respirazione e il mordente.

Numero massimo di partecipanti: 10 per gruppo.
Docente: Roberto Faoro e Giovanni Giacchetti. 
Calendario Lezioni: 10 incontri complessivi. 1 lezione a settimana della durata di 2 ore. Il calendario delle lezioni, verrà concordato con gli iscritti. Saranno la sera salvo diverse richieste dei partecipanti.
Termine iscrizioni corso: mercoledì 10 novembre 2021.
Costo: € 120 da versarsi prima dell'inizio del corso. 

SERATE DI PRESENTAZIONE DEI NUOVI CORSI ANNO 2021/2022.

FELTRE | 22 SETTEMBRE 2021 - SEDE DEL TEATRO DEL CUORE (Piazza Maggiore, a sinistra delle Fontane Lombardesche).
ore 19.30 presentazione corsi per ragazzi | ore 20.30 presentazione corsi per adulti. 

BELLUNO | 23 SETTEMBRE 2021 - CENTRO GIOVANNI XXXIII SALA S. VITTORE (Piazza Piloni)
ore 19:30 presentazione corsi per ragazzi | ore 20.30 presentazione corsi per adulti. 

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Iscrizioni mensili rinnovabili di mese in mese! Comunicare eventualmente ritiro a fine mese, oppure tacito rinnovo. Le quote vanno versate la prima settimana del mese, salvo comprovate esigenze familiari. Sconto fratelli.

La quota d'iscrizione ai singoli corsi, verrà rimborsata nel caso di mancato raggiungimento del numero minimo di 5 persone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dominic De Cia: un perspicace attore che ama le sfide.

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Il sogno di diventare attore? Dominic De Cia si avvicina al mondo del teatro a 16 anni, riconoscendo la potenzialità espressiva e per lui vitale del palcoscenico. Il momento del laboratorio teatrale diventa così un contenitore di possibilità, di condivisione e di libertà, un luogo magico in cui poter dare voce a quel mondo inespresso, arricchito dalla presenza dei compagni di viaggio.

Il suo percorso inizia frequentando i corsi di formazione all'arte del teatro condotti da Roberto Faoro, che riconosce in lui un giovane determinato e da un notevole talento, tanto da supportarlo ad iscriversi ai provini dell'Accademia D'Arte Drammatica Nino Pepe, ove nel novembre del 2005, fra centinaia di candidati, viene ammesso al percorso di studi triennale.

Qui sostenuto da una grande passione e spirito di sacrificio, perfeziona sempre più le tecniche acquisite (Mejerchol'd, Chechov, Stanislavskij, ecc), studiando al contempo elementi di danza contemporanea, tecniche orientali quali il Taichi, meditazione, dizione e fonetica, acquisendo maggiore consapevolezza del corpo e del movimento nello spazio scenico.

"Il teatro non è solo parola; essa è il risultato di un processo fisico - emotivo che l'attore impara a sintetizzare, dal corpo alla voce". Uscito dall'accademia con il suo primo lavoro, in collaborazione con Sara Allievi, vince la menzione speciale al premio tuttoteatro.com Dante Cappelletti con lo spettacolo Cernobyl Tour, spettacolo che due anni dopo vincerà la rassegna "Roma Riparte".

Negli anni Dominic De Cia continua a studiare tecniche di Body Language e comunicazione per applicarle alla formazione del personale aziendale, continuando a lavorare con la sua voce per far conoscere frammenti di vita e storia contemporanea nel suo canale IGTV, sui social media Facebook e YouTube, ma anche attraverso Anchor Podcast.

Collabora inoltre con l'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno, affiancando il suo primo maestro Roberto Faoro nella conduzione di laboratori intensivi, ponendo particolare attenzione nel far comprendere l'importanza di una corretta emissione vocale in modalità neutra (eliminazione di cadenze regionali, articolazione e controllo vocale della tonalità), approccio consonantico, articolazione e respirazione, parole ed immagini, il corpo parola, cercando di fornire in questo modo ai partecipanti qualche prezioso spunto per acquisire una maggiore consapevolezza dei propri strumenti espressivi, fondamentali nel mestiere dell'attore ma ugualmente importanti nella vita quotidiana per una comunicazione più consapevole ed efficace

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Il talento di Mattia Cremonese sbarca a New York.

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Credere fino in fondo al proprio talento! E' ciò che ha fatto Mattia Cremonese, giovane diciottenne di Pedavena con un'innata passione per il teatro, il canto e la danza, ma soprattutto per il musical, un genere di rappresentazione nato negli Stati Uniti tra l'Ottocento e il Novecento, che incorpora e abbraccia tutte queste discipline. 

Un ragazzo perspicace che, dopo aver terminato l'ultimo anno di scuola superiore, è pronto a spiccare il volo per realizzare il proprio sogno: pochi giorni fa ha saputo di essere stato selezionato per una borsa biennale alla prestigiosa American Musical And Dramatic Academy (AMDA), un conservatorio universitario privato per le arti dello spettacolo situato a New York City e Los Angeles.

La formazione artistica di Mattia è cominciata proprio con il poliedrico attore, drammaturgo, regista e formatore Roberto Faoro, anima e motore dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore, dove ha potuto portare in scena ben quattro spettacoli.

Nel frattempo Mattia Cremonese ha iniziato anche ad avvicinarsi al mondo del canto frequentando la Scuola di Musica Francesco Sandi e, al contempo, anche alla danza grazie all'incontro con Anna Argenti di Zero Gravity Pilates And Dance di Feltre.

Ma in tutto questo il musical è diventato presto il suo vero obiettivo, dato che nel nostro Paese questo genere non è ancora particolarmente conosciuto e apprezzato. Una volta scoperto, è stato amore a prima vista: Mattia ha iniziato ad appassionarsi guardando soprattutto spettacoli stranieri, con un occhio di riguardo per quelli di Broadway, arrivando presto alla conclusione di mettersi in gioco tentando la sfida di entrare in un'accademia estera, cercando le biografie degli attori che più lo appassionavano per scoprire dove avessero studiato. 

Da questa ricerca, la scelta dell'accademia newyorkese. L'AMDA nel suo sito web ha un'intera sezione dedicata agli studenti internazionali. Questo particolare ha colpito subito l'attenzione di Mattia, che ha potuto constatare con i suoi occhi di possedere tutti i requisiti per entrare in questa scuola.

Preso dall'entusiasmo, l'audace giovane decide di iscriversi iniziando a seguire qualche Open House online, informandosi sui corsi e audizioni. Per essere ammessi era richiesto di preparare una canzone tratta proprio da un musical e un monologo teatrale, ovviamente tutto in lingua inglese. 

Oltre a tutto questo, un'intervista personale e la scrittura di un'autobiografia composta da un massimo di 500 - 700 parole. Lo scorso 15 gennaio è stato il grande giorno dell'audizione di Mattia via Zoom. Dopo essersi esibito e aver risposto ad una serie di domande, ha ricevuto via email la tanto attesa conferma di essere stato selezionato come studente alla prestigiosa Accademia, ricevendo il plico con il certificato di accettazione.

Le lezioni inizieranno il 18 ottobre: Mattia per il momento frequenterà i primi due anni, conseguendo il certificato professionale di conservatorio. Successivamente il suo percorso accademico potrà proseguire ottenendo la laurea in arti performative.

Roberto Faoro e il forte legame con Mattia Cremonese.

La storia di Mattia è un bellissimo messaggio per i più giovani. Parola di Roberto Faoro, suo primo maestro. In un momento di forte smarrimento e depressione generale, Mattia è la testimonianza che "si può fare". Ha avuto forte determinazione e coraggio nel provare ad inseguire un suo sogno, senza mai scoraggiarsi di fronte a problemi e difficoltà. Poi se l'hanno preso, vuol dire che il talento lo ha davvero.

Mattia Cremonese non è figlio solo della nostra Associazione Culturale, ma di se stesso e delle tante esperienze che ha intrapreso negli anni. Da subito ho riconosciuto in lui una presenza corporea, mentale ed emotiva che mi hanno profondamente colpito. In lui ho visto affidabilità, serietà, passione, dedizione e una certa elasticità, che gli permetteva di trasformare le mie richieste in azioni ed emozioni, anche con una certa qualità e precisione, facendomi pensare che fosse davvero un ragazzo di talento. Così è stato, a quanto pare.

Riuscire a coltivare i propri sogni è la strada maestra che porta alla felicità e a sentirsi sempre orgogliosi di se stessi. Tutti quelli che nella loro vita sono riusciti a combinare qualcosa di importante, sono persone che non hanno solo sognato ma che ci hanno creduto fino in fondo, perchè nulla oggi è irraggiungibile. Basta solo essere pronti a spiccare il volo al momento più opportuno. 

 

 

 

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Teatro, scuola dell'anima. Vincere la timidezza e diventare più consapevoli.

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Lo spazio del laboratorio è quel luogo straordinario, protetto, contenuto, dove le parole, le emozioni e le azioni non hanno conseguenze sulla vita, almeno non direttamente; è una palestra dove ci si può allenare nello scambio di parole, azioni, emozioni. Gli esercizi servono a sperimentare condizioni di apertura corporea ed emotiva e la ripetizione serve a far sì che esse divengano automatismi, quindi ricchezza personale.

In oltre vent'anni dedicati alla conduzione di laboratori teatrali, ho avuto modo di vedere quali siano i benefici dell'arte scenica, a volte molto evidenti: essa migliora l'autostima, la consapevolezza di se: con l'esercizio, si smussano forme di timidezza a favore della capacità di parlare in classe o in pubblico. 

La sala dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore è punto di riferimento per i ragazzi, per gli adulti e per i genitori, ma spesso anche per gli psicologi dell'età infantile e dell'adolescenza che consigliano, anche a giovani con piccole difficoltà, di affiancare al loro percorso quello teatrale.

Per questo in sala, l'obiettivo è quello di creare una ambiente privo di giudizi e competizioni, un luogo in cui poter sbagliare e ricominciare. In questo, cerco di essere un catalizzatore, nel senso che tento di creare un'atmosfera che consenta piccole scoperte e liberazioni. Il teatro è relazione, con se, con gli altri e con il pubblico, un luogo in cui è possibile viaggiare nel tempo, nello spazio.

Come diceva Michail Cechov: "Il teatro è il luogo in cui l'utopia, il sogno possono farsi carne anche se per un breve istante" e, basandosi proprio su questi principi, il motto che guida questo lavoro, anche all'interno dei laboratori è: "Qualsiasi via è soltanto una via e non c'è nessun affronto a se stessi o agli altri nell'abbandonarla, se questo è quello che il cuore ti dice di fare; esamina ogni via con accuratezza e poi poni a te stesso, e soltanto a te stesso, una domanda: questa via ha un cuore? Se lo ha la via è buona, se non lo ha non serve a niente."

Del resto, lo diceva anche il Piccolo Principe di Saint Exupèry: "Non si vede bene se non con il cuore". Da queste basi è salpata l'idea di un Teatro che non fosse solo momento narcisistico o esibizionistico, ma un mezzo per entrare in relazione con se stessi e gli altri; dove gli altri non siano meri oggetti per il nostro piacere di attori ma fratelli e sorelle che insieme agli artefici, traghettatori, intraprendono un viaggio dentro una storia.

Credo che promuovere e dedicare la vita a questo sia una piccola forma di rivoluzione, un messaggio umile ma appassionato ai giovani, che esiste una strada, che una vita diversa possa trovare una via, per non essere solo storno buon appetito come chiamava Bach nel gabbiano J. Livingston, cioè quei gabbiani che non cercano nulla nella vita se non il cibo.

Al Teatro del Cuore sono approdati centinaia di giovani, con i loro dolori, le loro speranze, le gioie, gli entusiasmi alcuni si sono diplomati all'Accademia, altri, i più, hanno acquisito autostima, consapevolezza, sicurezza. Qualche tempo fa due giovani hanno realizzato un video in cui hanno espresso questi sentimenti.

Mattia 15 anni racconta:" Ho iniziato a frequentare i laboratori perchè volevo togliere lo schermo che spesso, quasi sempre, mettevo tra me e gli altri. Ora questo problema non ce l'ho più grazie al corso. All'inizio ero timido, introverso, ora mi sento molto più libero di essere me stesso".

E Alyssa conferma lo stesso: "Mi ha aiutato a vincere la timidezza e la paura di stare al centro dell'attenzione. Apprezzo il gruppo che si crea con gli altri, persone con la stessa passione e che non giudicano; le prove sono il momento in cui imparare dai propri errori e quelli degli altri senza sentirsi a disagio".

Aver dato un piccolo contributo alla realizzazione dei sogni dei giovani è la più grande soddisfazione di questo magico mondo del teatro. Roberto Faoro.

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A Feltre è nata la Compagnia Teatro del Cuore Ragazzi.

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C'è sempre una prima volta! A Feltre dal 2019 esiste una compagnia teatrale costituita da ragazzi di età compresa fra i dodici e i diciassette anni, che hanno frequentato i laboratori condotti dall'attore, drammaturgo, regista e formatore Roberto Faoro, nonchè fondatore dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore.

In un clima libero da giudizi, nel quale è stato possibile sbagliare e ricominciare in libertà, i novelli attori hanno compiuto un viaggio alla scoperta dell'arte, della recitazione e della cultura teatrale, esercitandosi a livello corporeo, vocale, respiratorio e gestuale, con lavori d'ensamble individuali, a coppie, improvvisazioni corporee e verbali, concentrandosi sulla costruzione del proprio personaggio. Il tutto seguendo varie metodologie da M. Cechov a Grotowskij, da Strasberg a Stanislavskij, da Brook a Scolari e altri.

Nel ruolo di docente Roberto Faoro ha cercato di indirizzare gli allievi verso la visione del Teatro come possibile specchio dell'anima e, nello stesso tempo, come occasione di crescita personale in termini di autostima con ricadute positive anche in ambito scolastico, quali ad esempio una maggiore disinvoltura nell'esposizione, nella lettura, nell'espressività vocale e corporea in genere.

Tra i molteplici progetti, laboratori e spettacoli teatrali portati in scena dalla Compagnia, Immaginario il Malato liberamente tratto dalla commedia di Molinèere e Fanciulli e più che Uomini, tratto dall'opera di Giacomo Leopardi che ricorda come il pensiero unito all'immaginario e non agli umori incontrollati della pancia, possono salvarci dalla violenza e dalla confusione. Un omaggio anche all'Infinito, poesia ancora oggi capace di toccare le nostre corde più profonde. 

Al Teatro del Cuore sono approdati centinaia di giovani con i loro dolori, le loro speranze, gioie ed entusiasmi; alcuni si sono diplomati all'Accademia, altri, i più, hanno acquisito maggiore autostima, consapevolezza e sicurezza. Qualche tempo fa due giovani hanno realizzato un video in cui hanno espresso questi sentimenti. Aver dato un piccolo contributo alla realizzazione dei sogni dei giovani è la più grande soddisfazione di questo magico mondo del teatro. 

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Il Tempo Ritrovato. Poetica della Testimonianza.

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L'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre si rivolge anche alla terza età promuovendo un laboratorio di narrazione autobiografica destinato agli anziani residenti in Case di Riposo o che frequentano i Centri Diurni e Socio - Ricreativi della Provincia di Belluno. 

Da un lato il teatro con le sue tecniche, gli spazi, i tempi e le regole; dall'altro in questo caso ciascun partecipante è chiamato a portare alla luce il proprio patrimonio di vita caratterizzato da esperienze, ricordi e memorie spesso dimenticate, inespresse oppure poco valorizzate, attraverso l'uso della scrittura, della narrazione autobiografica e dello storytelling emozionale.

L'esplorazione nella memoria che riaffiora anche a distanza di molti anni ridando vita a parole, sensazioni, ricordi, testimonianze e immagini ben nitide e precise abbinate all'uso della narrazione, daranno forma alla prima parte del laboratorio caratterizzata dall'apprendimento di alcune tematiche quali ad esempio i giochi di una volta, i balli nel periodo della giovane età, l'esperienza tragica della guerra, le feste e le tradizioni popolari, l'emigrazione veneta, il mondo del lavoro, il ruolo dell'anziano nella famiglia e nella società di un tempo.

Successivamente si proseguirà nella direzione di un confronto tra generazioni: i nonni si faranno promotori di una fabulazione rivolta ai loro nipoti o alle nuove generazioni, raccontando loro storie di vita riproponendo un gesto antico e purtroppo caduto in disuso: la trasmissione alle generazioni di oggi del passato, che ha come scopo stimolare la curiosità e la consapevolezza, quindi raccontare storie popolari nel senso shakespirano della parola, principio base che sta alle radici del Teatro del Cuore. 

Attraverso l'autonarrazione si mette ordine nel vissuto, e questo è un bene.

Fonti d'ispirazione per lo sviluppo del progetto: J. Hillman, Duccio Demetrio. 

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Annegati di Terra - La storia dei Fratelli Bisaglia

Pubblicato in Produzioni

Di e con Roberto Faoro

Regia: Federico Bertozzi

Dopo il successo di Ho giocato a carte con l'assassino, dedicato agli atroci e incredibili delitti di Alleghe, Roberto Faoro torna ad indagare su un altro mistero della storia italiana con uno spettacolo interamente dedicato ai Fratelli Toni e Don Mario Bisaglia. 

Il primo noto esponente della Democrazia Cristiana tra il 1972 e il 1980, fu anche tre volte Ministro della Repubblica Italiana nei governi Moro, Andreotti, Cossiga e Forlani.

Annegati di Terra è uno spettacolo che racconta un mistero inquietante e ancora poco conosciuto: un intreccio di interessi politici, culturali e di scandali che non si conclude solo con la morte dei Fratelli Bisaglia, ma che miete molte vittime anche all'interno dello stesso entourage del Ministro.

Roberto Faoro sul filone del teatro civile e di narrazione, ripercorre l'avventura e le vicende umane e politiche di Toni e Mario Bisaglia, ma anche la storia italiana dagli anni sessanta ai novanta in un gioco di rimandi e intrecci continui.

Lo spettacolo è una coproduzione Associazione Culturale Teatro del Cuore e TIB Teatro Residenza Teatrale, realizzato con il patrocinio del Comune di Belluno in sinergia con la Città di Feltre e la Provincia di Belluno. 

Alla regia Federico Bertozzi, vincitore del premio Flaiano 2002 e Opera Estate nel 2004, che ha partecipato come attore alla grande stagione del teatro di narrazione collaborando con Gabriele Vacis, Marco Baliani e Laura Curino. 

 

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Dialogo con l'Antico.

Pubblicato in Rassegne teatrali

Sei spettacoli di assoluto spessore e rilievo, non soltanto nazionale, hanno dato il via da venerdì 30 agosto a lunedì 4 novembre 2019, alla rassegna teatrale Dialogo con l'Antico, inserita all'interno della Stagione di Prosa del Teatro de La Sena di Feltre.

Nel primo l'attore fiorentino Luca Scarlini ha rimesso in scena nello splendido palcoscenico della piccola Fenice, lo stesso intermezzo teatrale che il commediografo, avvocato e librettista italiano Carlo Goldoni scrisse al Teatro di Feltre 290 anni fa. La vicenda era quella tipica dei brevi intermezzi comici: la cantante Perlarina, viene istigata dalla madre Volpiciona a derubare il ricco e sventato Tascadoro.

Una brevissima ma intensa sinossi che già allora conteneva tutti gli elementi del genere: una trama molto semplice e alla portata di tutti, personaggi - archetipo di nomi parlanti, l'ascesa socio - economica di una donna del popolo, astuzie e arguzie molto chiare al grande pubblico ma ignorate dagli ingenui personaggi e, infine, una sottile parodia del mondo teatrale contemporaneo all'autore, in particolare delle dive virtuose del teatro. Uno spettacolo con il quale il saggista e storyteller Luca Scarlini, accompagnato dal talento comico dei due attori cantanti Anna De Franceschi e Pino Costalunga, ha voluto omaggiare e ricordare il debutto del maggior drammaturgo del Settecento europeo, avvenuto a Feltre nel 1730.

Sabato 21 settembre Andrea Zorzi (per tutti "Zorro") protagonista assoluto delle fortune della nazionale italiana di pallavolo guidata dall'allenatore e dirigente sportivo argentino Julio Velasco, ha portato in scena La leggenda del pallavolista volante, interpretando se stesso e la propria storia sportiva e umana. 

Domenica 6 ottobre 2019 il drammaturgo, attore teatrale, scrittore e regista italiano Davide Enia, ha rappresentato L'Abisso affrontando un tema di stretta e drammatica attualità, ovvero la tragedia europea dei migranti alle prese con i viaggi della speranza e della disperazione nel Mar Mediterraneo, avvalendosi dei linguaggi propri del teatro quali il gesto, il canto e il cunto, per affrontare con dovizia di particolari e di testimonianze il mosaico di questo tempo presente.

Gli ultimi tre spettacoli della Stagione di Prosa (13 e 19 ottobre e 4 novembre) curati dal poliedrico attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro per conto dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno, hanno portato in scena altrettante sfaccettature legate alla storia del teatro: dalle tinte comiche e grottesche dell'Arlecchino Furioso, dove l'amore è l'anima e il motore di un'originale spettacolo invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto universale e capace di travalicare i confini del mondo, alla tragedia classica dell'Edipo Re di Sofocle, ritenuta il suo capolavoro nonchè il più paradigmatico esempio della tragedia greca, fino ad arrivare allo spettacolo dell'anno Macbettu, riproposizione in chiave sarda della celebre opera Shakespeariana ideata dal regista Alessandro Serra, già vincitrice di una serie di prestigiosi premi a livello nazionale e internazionale, che ha registrato il tutto esaurito chiudendo l'ultimo atto della rassegna Dialogo con l'Antico e dell'intera Stagione di Prosa del Teatro de La Sena di Feltre. 

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