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Dialogo con l'Antico.

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Sei spettacoli di assoluto spessore e rilievo, non soltanto nazionale, hanno dato il via da venerdì 30 agosto a lunedì 4 novembre 2019, alla rassegna teatrale Dialogo con l'Antico, inserita all'interno della Stagione di Prosa del Teatro de La Sena di Feltre.

Nel primo l'attore fiorentino Luca Scarlini ha rimesso in scena nello splendido palcoscenico della piccola Fenice, lo stesso intermezzo teatrale che il commediografo, avvocato e librettista italiano Carlo Goldoni scrisse al Teatro di Feltre 290 anni fa. La vicenda era quella tipica dei brevi intermezzi comici: la cantante Perlarina, viene istigata dalla madre Volpiciona a derubare il ricco e sventato Tascadoro.

Una brevissima ma intensa sinossi che già allora conteneva tutti gli elementi del genere: una trama molto semplice e alla portata di tutti, personaggi - archetipo di nomi parlanti, l'ascesa socio - economica di una donna del popolo, astuzie e arguzie molto chiare al grande pubblico ma ignorate dagli ingenui personaggi e, infine, una sottile parodia del mondo teatrale contemporaneo all'autore, in particolare delle dive virtuose del teatro. Uno spettacolo con il quale il saggista e storyteller Luca Scarlini, accompagnato dal talento comico dei due attori cantanti Anna De Franceschi e Pino Costalunga, ha voluto omaggiare e ricordare il debutto del maggior drammaturgo del Settecento europeo, avvenuto a Feltre nel 1730.

Sabato 21 settembre Andrea Zorzi (per tutti "Zorro") protagonista assoluto delle fortune della nazionale italiana di pallavolo guidata dall'allenatore e dirigente sportivo argentino Julio Velasco, ha portato in scena La leggenda del pallavolista volante, interpretando se stesso e la propria storia sportiva e umana. 

Domenica 6 ottobre 2019 il drammaturgo, attore teatrale, scrittore e regista italiano Davide Enia, ha rappresentato L'Abisso affrontando un tema di stretta e drammatica attualità, ovvero la tragedia europea dei migranti alle prese con i viaggi della speranza e della disperazione nel Mar Mediterraneo, avvalendosi dei linguaggi propri del teatro quali il gesto, il canto e il cunto, per affrontare con dovizia di particolari e di testimonianze il mosaico di questo tempo presente.

Gli ultimi tre spettacoli della Stagione di Prosa (13 e 19 ottobre e 4 novembre) curati dal poliedrico attore, drammaturgo e regista Roberto Faoro per conto dell'Associazione Culturale Teatro del Cuore di Feltre e Belluno, hanno portato in scena altrettante sfaccettature legate alla storia del teatro: dalle tinte comiche e grottesche dell'Arlecchino Furioso, dove l'amore è l'anima e il motore di un'originale spettacolo invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto universale e capace di travalicare i confini del mondo, alla tragedia classica dell'Edipo Re di Sofocle, ritenuta il suo capolavoro nonchè il più paradigmatico esempio della tragedia greca, fino ad arrivare allo spettacolo dell'anno Macbettu, riproposizione in chiave sarda della celebre opera Shakespeariana ideata dal regista Alessandro Serra, già vincitrice di una serie di prestigiosi premi a livello nazionale e internazionale, che ha registrato il tutto esaurito chiudendo l'ultimo atto della rassegna Dialogo con l'Antico e dell'intera Stagione di Prosa del Teatro de La Sena di Feltre. 

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